
Conto termico 3.0 approvato: novità per chi punta sull’efficienza energetica
Il Conto Termico 3.0 - approvato il 5 agosto 2025 - prevede alcune importanti novità rispetto alla precedente forma, che allargano la platea degli interessati e favoriscono gli interventi di efficientamento energetico
L’efficienza e il risparmio energetico, ormai prioritari per l’intero comparto edile, sono funzionali alla riduzione dell’impatto ambientale e alla lotta ai cambiamenti climatici. Sono stati fissati target ambiziosi, che richiedono una vera e propria transizione verso un sistema energetico più efficiente e sostenibile. Un cambiamento né semplice, né immediato, che pertanto richiede di strutturare un sistema per favorire un concreto cambio di passo. È con questo scopo, infatti, che nascono i differenti sistemi di incentivazione fiscale, pensati proprio per favorire l’adozione di tecnologie e comportamenti virtuosi, dando vita a un mercato sempre più indirizzato verso l’efficienza e il risparmio energetico. Tra gli incentivi fiscali al momento presenti in Italia, c’è anche il Conto Termico 3.0 (approvato il 5 agosto 2025).
Che cos’è il Conto TermicoIl Conto Termico è una misura di incentivazione introdotta con il DM 28/12/2012 “Incentivazione della produzione di energia termica da fonti rinnovabili ed interventi di efficienza energetica di piccole dimensioni”. Fin dal principio, l’obiettivo è stato quello di favorire l’efficienza energetica e la produzione di energia rinnovabile, in contesti pubblici e privati, che possono richiedere l’accesso sia direttamente che tramite una ESCO. Si tratta di un’erogazione diretta, in un’unica rata di 5.000 euro, che viene saldata nell’arco di due mesi.
Nel corso degli anni, il Conto Termico è stato aggiornato e, nella sua versione più recente, è proprio chiamato Conto Termico 3.0. Con la prima revisione del 2016 si erano già attuate alcune modifiche e semplificazioni.
Modalità di accessoLe modalità di accesso sono distinte tra “Accesso Diretto”, quando la richiesta viene fatta entro 60 giorni dalla fine dei lavori, e tramite “Prenotazione”, per gli interventi ancora da realizzare (esclusivamente per PA e ESCO).
Inoltre, è stata prevista una semplificazione dell’iter per gli impianti di piccola taglia, con potenze fino a 35 kW, e per gli impianti solari fino a 50 mq. Chiaramente, tutte le domande sono valutate dal GSE.
Gli interventi ammessi per la Pubblica AmministrazioneGli interventi al momento incentivabili con il Conto Termico 2.0 per la Pubblica Amministrazione erano quelli relativi a:
- coibentazione dell’involucro, sostituzione infissi;
- installazione di caldaie a condensazione, pompe di calore e sistemi ibridi;
- sistemi di schermatura e ombreggiamento;
- opere per la trasformazione dell’edificio in un NZeb;
- sistemi di illuminazione efficienti;
- soluzioni di building automation;
- sistemi solari termici.
Per i privati, invece, ci si concentrava sull’impiantistica e sono ammesse:
- le pompe di calore,
- gli impianti ibridi,
- il solare termico e
- le caldaie e stufe a biomasse.
Le aliquote di incentivo variano in base alla tipologia di intervento e di soggetto beneficiario. Il nuovo decreto riconosce una copertura media del 65% delle spese ammissibili che arriva al 100% nel caso di interventi realizzati su edifici pubblici in comuni fino a 15.000 abitanti, scuole pubbliche, ospedali e strutture sanitarie pubbliche, comprese quelle residenziali, di cura, assistenza o ricovero.
Incentivo per il fotovoltaico: parte dal 20% e può arrivare al 35% in funzione della classe dei moduli FV installati (A, B, C – secondo quanto previsto dal DL 181/2023), restando comunque subordinato alla contestuale sostituzione dell’impianto termico con pompe di calore elettriche.
Fondi disponibili per il Conto termico 3.0Il Conto termico 3.0 prevede un limite di spesa annua di 900 milioni, di cui 400 destinati alle Pubblica amministrazione e 500 per i privati.
Conto termico 3.0: gli interventi ammissibiliIl Conto Termico 3.0 modifica anche gli interventi ammissibili. Lato efficienza energetica, alla lista già presente nel Conto termico 2.0 (l’attuale normativa) si affiancano anche alcuni nuovi interventi per rispondere a specifiche esigenze del mercato, come:
- installazione di sistemi per la ricarica privata di veicoli elettrici, anche aperta al pubblico;
- installazione di impianti fotovoltaici con sistemi di accumulo, presso l’edificio o nelle relative pertinenze.
Nel testo approvato è prevista una condizione vincolante: che siano effettuati parallelamente alla sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti a pompe di calore elettriche. I
Sul fronte degli interventi di piccole dimensioni per la produzione di energia termica, l’elenco si fa più articolato. Si parla anche di:
- installazione di impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria, anche abbinati a sistemi di solar cooling, per la produzione di energia termica per processi produttivi o immissione in reti di teleriscaldamento;
- interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con l’allaccio a sistemi di teleriscaldamento alimentati da fonti rinnovabili;
- sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale che utilizzano unità di microcogenerazione alimentati da fonti rinnovabili.
Fonti per approfondire: https://elettricomagazine.it/normative-impianti/conto-termico-3-0-novita-efficienza-energetica/